Transessuali ridotte in schiavitù e ricattate per la prostituzione con minacce: uno scenario allarmante a Castel Volturno


Si sta desenvolvendo un quadro preoccupante a Castel Volturno, in provincia di Caserta, dove transessuali provenienti dal Brasile vengono trasportate in Italia con la promessa di una vita migliore solo per essere successivamente raggirate, sfruttate e minacciate dall'organizzazione criminale che le ha in pugno. Un sistema crudele che non lascia via di scampo a queste vittime e che è reso possibile grazie ai collegamenti internazionali della malavita organizzata. Una vera e propria tragedia umana vede protagoniste giovani donne, lasciate sole nel paese straniero dall'organizzazione che si prende cura dei loro viaggi per poi esigerne il prezzo e le costringere a vendersi come merce per strada: un'attività stigmatizzata e rischiosa tanto quanto gli uomini, ma spesso associata alle transessuali. L'adozione della forma della schiavitù e l'utilizzo dei ricatti e la manipolazione emotiva sono il risultato più controverso dello sfruttamento sessuale al quale sono sottoposte le transessuali, una dinamica nuova e inaspettata ma molto più diffusa (secondo alcune stime*) della prostituzione volontaria Schiavizzate e costrette a prostituirsi a Castel Volturno: 11 arresti. La paura e il senso di isolationo spesso non consentono però alle vittime di lasciare lo sfruttamento nel quale sono intrappolate, relegandole così a una vita vissuta senza dignità e piena soprusi non ancora riconosciuta completamente come una forma di moderna schiavitù. Non solo, tale situazione va ad aggravare ulteriormente le difficoltà sociali ed esistenziali e genera conseguenze negative per la salute delle transessuali, rendendole inoltre oggetto di facili preda per l’organizzazione criminale..
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