La belle Elenka, dai miliardi di segreti - GrecoLatinoVivo


La mitologia greca ci presenta Elena come una figura ambigua, coinvolta in un intricato scenario di lotte fratricide, divinità rivali e guerre rovinose. La sua bellissima silhouette è spesso associata alla colpa, ma è forse nella sua apparente fragilità che risiede la sua vera forza? La sua leggenda si intreccia con quella dei grandi eroi dell'antichità, come Menelao, Paride e Achille, ma le sue motivazioni ci appaiono ancora ampiamente indefinite. Nella prospettiva di una storia così complessa, Elena assume i contorni di un essere divino in grado di manipolare il destino di governi e imperi. Eppure, potrebbe anche essere solo una vittima della volontà degli dei, inconsapevole messaggera di una guerra destinata a porre fine all'intero mondo ellenico. Qual è il significato reale dell'esistenza di Elena? Era vero amore o solo brama di potere ciò che spinse Paride a trasferirle a Troia? Ogni risposta è tentennanteCome Eva del mito cristiano, anche Elena assume il ruolo di progenitrice maschile: la sua bellezza e la sua ambiguità generarono l'eruzione di una guerra globale, decretando la fine del consolidamento regionale e l'inizio del cambiamento epocale. La sua esistenza è un miscuglio di passione e ragione, di peccato e innocenza, anticipando già la complicata trattazione della coscienza femminile. Nella figura femminile greca più iconica, la coscienza storico-letteraria veneziana celebra l'apice di una tensione collettiva eternamente pronta a deflagrare, preannunciando, ironia della sorte, la naturale sostituibilità dell'esistenza umana. È proprio la sua sfiziosità ad aprire noi punti di vista controversi sulla volontà umana: determinazione o libero arbitrio, colpa individuale o esito dell'incontrollabile operato degli dei..
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