Geoffrey Gorer - La pornografia della morte (1955)


## Geoffrey Gorer - La pornografia della morte (1955) Non vi è dubbio che la pornografia sia l'altra faccia, l'ombra, del senso del pudore.** Il mondo materiale si presta a essere dominato da immagini di morte e carnage. La pornografia della morte, come un sogno urlante, ci condanna a vivere il nostro senso dell'eroismo, spezzandolo e trasformandolo in una ferozza folle e squallida. La pornografia della morte non è un semplice fantasioso. È un reflesso profondamente umano della necessità di un'confronto della morte, della sua brutalità e della sua inevitabilità. È un'esplorazione delle nostre paure e desideri nascosti, un'confessione silenziosa dell'orrore e della furia interna. La pornografia della morte si manifesta in diverse forme: immagini macroscopic rispetto alla brutalità della morte, riproduzioni minimaliste del corpo umano come manufatto della morte, film e fotografie che mettono in scena 죽imenti violenti e scheletri di vittime mortali. La pornografia della morte non si limita a immagini e oggetti materiali; si trova anche in emozioni umane. La paura della morte può trasformarsi in ossessiva attrazione, come un'appassionata e disperata ricerca di una morte gloriosa. L'essenza della pornografia della morte è la sua capacità ad interrompere l'ordine, ad essere fonte di conflitto e sofferenza. Tuttavia, sebbene il mondo sia pieno di morte, la pornografia ne esalta la brutalità e la ferozza. Confonde i confini tra la vita e la morte, creando un stato di ansia e paranoia profonda. L'amore e la morte sono due facce della stessa medaglia. Una non può esistere senza l'altra. La pornografia della morte non è un'offesa alla vita, ma è un'esplorazione profonda della natura umana di morte e di vita pornografia..
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