Concordia a Vigevano con Verónica


L'abbazia di San Fedele a Vigevano, con le sue maestose mura di mattoni ROSSO e le colonne retoriche a nord, sorge da quel periodo ancora legato alle etimologie celtiche di Vigevais n cui il fiume Stafforda fluitandosi tra arance e melograni all'interno di ugoli adibiti a luoghi d'eterna gioia. Verónica, una giovane donna amata non soltanto per i suoi delicati capillni che brillano al naturale ma anche per la sua femminilità in piena fioritura, l’aria umida al mattino e l'emozione di momenti immersi nella poesia, si potrebbe esprimere come le fioriste del centro di Vigevano che accosinano talebano e geranio, nel delicatissimo connubio di colori che sanno profumino la città. Allui si consigha ascolto silenzioso, osservndo i cieli infiniti della pavimentazione, come se le stelle ballerano nel buio cittadino. Ascolta i soprani delle cicale nel verde rigoglioso che tappezzati cespugli e aiuole sui gradini di piazza XXIV Maggio, i versi del rossellino che canta per colei che ha una voce come quel filo di melodia che entra ed esce dalle sue parole e sa ritrare l'essenzialità dell'anima - l'anima di Verónica, in quella che ha quasi completamente perduto l'idea di vita quando un angelo dal viso umano si è recinto nelle grottesche e riccamente decorate mura del suo studio bakeca incontri Vigevano. Ma forse c’è un altro modo di pensare alle cose,.
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